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11 luglio 2010

Scuola Elementare "Adelaide Cairoli": il 24 novembre 2012 il Centenario

a cura del dott. Emanuele Mariani


Roma,ore 11,30 di domenica 24 novembre 1912: il Sindaco di Roma, Ernesto Nathan inaugura la scuola elementare “Adelaide Cairoli” al Trionfale, intitolata a colei cha ha incarnato l’importante figura di madre ed educatrice dei celebri fratelli patrioti risorgimentali. La scuola, dunque, marcia a grandi passi verso il secolo di storia e di attività. Fu, infatti, con la delibera di Giunta comunale del 13 novembre 1912, guidata proprio da Nathan, ratificata dal Consiglio comunale nella seduta del 20 dicembre 1912, che venne prevista la celebrazione dei festeggiamenti (con tanto di cartoline-ricordo) per l’inaugurazione di tre edifici scolastici tra i quali appunto la scuola elementare “Adelaide Cairoli”, situata in via Giordano Bruno, n. 2, all’angolo con via Andrea Doria, strade che recano questi nomi nella toponomastica comunale fin dal 1911, in occasione del Cinquantesimo Anniversario dell’Unità d’Italia.
L’edificio scolastico insisteva in un’area compresa tra il prolungamento di viale delle Milizie (attuale via Andrea Doria) e la via Trionfale non distante dai Prati di Castello e dalle Mura Vaticane (via Leone IV). Alla fine dell’800, la zona si presentava ancora non del tutto urbanizzata: vi dominavano ampie distese di filari di vigne ed orti, qualche casolare di campagna, villini ed osterie e soprattutto la presenza di cave di argilla sfruttate per la fabbricazione dei mattoni nelle vicine fornaci.


Numerosi erano quindi i contadini ed i piccoli commercianti ed artigiani che la frequentavano grazie ai vantaggi della vicinanza dal centro cittadino e soprattutto per il fatto che il territorio era esente dal pagamento dell’imposta sulle vendite, trattandosi di un’area posta fuori dalla barriera del dazio.
Già nel giugno del 1885, venne presentato al Comune di Roma un progetto di costruzione del nuovo quartiere residenziale, esterno al perimetro del primo Piano regolatore generale del 1873 e sua variante del 1883, entrambi redatti dall’Ing. Alessandro Viviani, da realizzarsi per iniziativa privata, oltre la barriera daziaria, sul modello della scacchiera dei Prati di Castello. La maggior parte dei terreni e dei fabbricati divennero dapprima proprietà della Banca d’Italia (che aveva acquisito, dal 1890 al 1899, il patrimonio fondiario dalla liquidazione della Banca Tiberina), poi ceduti all’Istituto Romano dei Beni Stabili ed all’Istituto Case Popolari. Del primo, ricordiamo le Case Moderne che sorsero dal 1911 al Trionfale e pensate in particolare per i bambini, figli degli inquilini in età prescolare, al fine di non farli uscire a giocare tra i pericoli della strada, ma in appositi ampi cortili interni ben organizzati, come teorizzato da Maria Montessori. Quali esempi di edilizia popolare, citiamo le abitazioni edificate nella parte terminale di via Andrea Doria, su progetto di Innocenzo Sabatini, tra il 1919 ed il 1927, così come il condominio a pettine realizzato per l’Istituto Case Popolari dal progettista Mario De Renzi, tra il 1927 ed il 1930, all’incrocio con via Leone IV.
La convenzione tra il Comune di Roma e la Banca d’Italia, messa a punto nel 1900 per la sistemazione del Borghetto Trionfale (poi divenuto quartiere), prevedeva che la Banca si assumesse la responsabilità di avviare a proprie spese la costruzione di un mercato chiuso sul prolungamento di viale Giulio Cesare (poi via Candia) e di ristrutturare tutte le case di sua proprietà. Il Municipio si impegnava a sistemare le strade, comprese nel quadrante a partire da via Leone IV oltre la barriera daziaria che era di interesse pubblico, anche là dove passava il collettore fognario. Vi fu anche un accordo sul mercato di rivendita di derrate alimentari, da costruirsi lungo via Candia, proprio nel tratto iniziale oltre la barriera del dazio, adattando un fabbricato incompleto.
Il Comune di Roma già nel 1908 risultava proprietario del terreno (Lotto IX) destinato all’edificazione della futura scuola “Adelaide Cairoli”, grazie all’appalto concesso in data 10 ottobre 1905 (insieme ad altri 9 edifici scolastici) alla Ditta Gioacchino Borruso con l’Ing. Francesco Borruso come delegato.
La Capitale del Regno d’Italia si era dotata, con il Regio Decreto n. 81 del 29 agosto 1909 di un secondo Piano regolatore generale, elaborato dall’Ing. Edmondo Sanjust di Teulada, corredato dai regolamenti edilizi speciali e generali rispettivamente del 7 aprile 1909 e dell’11 giugno 1909, quest’ultimo recepito con Decreto reale il 24 dicembre 1912 e adottato in via definitiva dal Comune di Roma il 29 aprile 1912.
I lavori della scuola iniziarono il 6 settembre del 1909 (il 28 giugno 1909 era stata consegnata l’area alla ditta appaltatrice) e vennero terminati il 20 gennaio del 1912.
Il primo anno scolastico 1912/1913 della Scuola elementare “Adelaide Cairoli” fu inaugurato nel novembre 1912 e negli archivi comunali (in quanto a quell’epoca i maestri elementari erano impiegati del Comune di Roma e da quest’ultimo dipendevano) è riportato nel fondo archivistico “Ripartizione VI Istruzione Pubblica – Stati degli esami 1875 – 1934)” dove la Scuola risulta come “Scuola elementare maschile Via Giordano Bruno”. Dall’anno scolastico successivo 1913/1914, la Scuola è indicata come “elementare mista”. Ciò è anche testimoniato dalle due entrate ancora oggi visibili sulla facciata che dà su Via Giordano Bruno: entrata per i maschi (oggi ingresso del Liceo classico “Cornelio Tacito”) e delle femmine dove oggi entrano gli alunni della Scuola materna (istituita solo nel 1968) ed elementare.
Nel novembre del 1912, San Pio X era il Romano Pontefice, regnava Vittorio Emanuele III ed era ministro della Pubblica Istruzione del IV Governo Giolitti, l’On. Luigi Credaro al cui nome è legata, insieme al precedente ministro del II Governo Sonnino, l’On. Eduardo Daneo, le legge Daneo-Credaro che rese pubblica la scuola elementare, eccetto nei capoluoghi che intendevano continuarne la gestione tramite i Comuni, così come avvenne per Roma e per la “Adelaide Cairoli”.
Bisogna ancora ricordare che in quegli anni erano attivi nella Capitale d’Italia, numerosi ricreatori, che una legge del 1911 riconobbe ufficialmente, oltre a quelli eretti in enti morali che furono istituiti presso scuole elementari e popolari. Vi facevano parte ragazzi dai 10 ai 18 anni con lo scopo primario di curarne lo sviluppo fisico e morale, con particolare attenzione per l’affetto verso la famiglia e l’amore per la Patria; inoltre, il ricreatorio aveva come obiettivo quello d’impartire l’educazione morale, fisica ed intellettuale degli allievi tramite conferenze, esercizi ginnici, sportivi e musicali.
Tra i più importanti ricreatori di Roma, ricordiamo quello intitolato ad “Adelaide Cairoli” che aveva sede in Via Leonina, il quale organizzava per la gioventù dell’epoca un’intensa attività sportiva, così come l’Associazione sportiva-Ricreatorio Borgo-Prati, la quale, nata nel 1899, si trasferì nel 1915 nei locali dell’attuale edificio scolastico che comprende oggi anche la scuola “Adelaide Cairoli” e la succursale del Tacito (entrata da via Tommaso Campanella).
A ricordo dei giovani caduti durante la Prima Guerra Mondiale, fu posta, su iniziativa del Ricreatorio Borgo-Prati, la lapide commemorativa sulla facciata della scuola “Adelaide Cairoli” in Via Giordano Bruno.

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